Decoro, sicurezza, eventi, turismo – Così si aiuta il commercio.

Siamo a fine anno. Parliamo del presente con lo sguardo verso il futuro. Riguardo all’oggi il commercio di vicinato è vivo e dimostra capacità di attrazione in questo periodo natalizio. Confesercenti esprime grande soddisfazione nel constatare l’attaccamento dei consumatori ai negozi tradizionali che permette ai commercianti di continuare il loro lavoro imprenditoriale e di servizio. Pragmatismo e visione sono nel DNA di Confesercenti. Le difficoltà del commercio sono molte. I recenti dati pubblicati per i nostri territori parlano chiaro. Sono in linea con quelli nazionali. Il mondo conosce trasformazioni rapide e mai conosciute. Tutto sta cambiando, comprese le tendenze del mercato e dei consumi, internet, grandi piattaforme on line, il metaverso con l’intelligenza artificiale. La recente Convention di Confesercenti di Venezia si è soffermata sulle previsioni dei nostri settori. Nel 2030 saranno 100.000 le imprese via internet. Oggi sono 37.000. nel 2013 erano 10.000. La denatalità nel commercio continuerà. Nel 2030 si prevedono 77.000 negozi nel settore moda. Nel 2013 erano 121.000, nel commercio nel 2030 si prevedono 662.000 esercizi. Nel 2013 erano 812.000. Nel 2013 nel settore commercio nacquero 44.000 imprese. Nel 2030 in tutta Italia si calcolano 11.000 nuove imprese. Nel 2030 ci saranno meno bar e più ristoranti e gli alloggi turistici e gli alberghi saranno in crescita. Si prevede che nel 2030 il numero delle imprese del turismo supererà quelle del commercio. Tutti riconoscono che i negozi di vicinato sono una risorsa economica e al tempo stesso un presidio sociale. Se i negozi chiudono e poche sono le aperture la città vive peggio, ma il trend negativo non si fermerà. La questione centrale è GOVERNARE IL CAMBIAMENTO. Confesercenti esiste se tutela e rappresenta le micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato. Come difendere oggi le imprese che rappresenta Confesercenti e come sostenerle affinché possano continuare a vivere anche nel mondo di domani? Come di conseguenza si deve organizzare l’Associazione e con quali strumenti ed iniziative per sostenere questa grande sfida? Come si può passare dalle parole a concreti risultati? La Convention di Venezia ha dato importanti risposte riferite alla contrattazione e al costo del lavoro nel terziario, al credito, alla conoscenza delle imprese per l’assistenza normativa e alle consulenze, alla formazione quale valore decisivo, alla trasformazione in rete per far conoscere quanto facciamo e le iniziative in atto. Tutto questo è fondamentale ma va calato nei territori, dove sono decisive le politiche per lo sviluppo economico e sociale. I negozi di vicinato potranno vivere se cresce il turismo e si attrezza per essere attrattivo e moderno nei confronti dei turisti. Confesercenti è stata lungimirante nella scelta di costruire oltre 10 anni fa un rapporto unitario tra commercianti ed albergatori di Montecatini Terme. Un turismo di valore è essenziale al commercio che a sua volta è utile al turismo perché valorizza l’offerta della città. La città deve ridisegnarsi per superare il limite di un soggiorno limitato al pernottamento improduttivo per le attività commerciali e per le possibilità di crescita dell’indotto. A questo riguardo sono necessarie scelte rapide e fattibili ad iniziare dal decoro, dalla sicurezza, dal programma annuale degli eventi. Decisive per lo sviluppo sono moderne infrastrutture ferroviarie, viarie, a fune allo scopo di rendere competitivo il territorio per nuovi investimenti imprenditoriali e per migliorare l’offerta organizzata di qualità. Sostenere pervicacemente la contrarietà al collegamento doganaccia/corno alle scale è un grave errore. L’ambiente è il bene più prezioso per tutti, la cui tutela si garantisce con il rispetto delle norme, delle competenze e del diritto delle imprese diffuse di costruire il futuro, unico rimedio per fermare lo spopolamento della montagna. Ben vengano altri progetti ed iniziative imprenditoriali e politiche il cui scopo sia lo sviluppo della Montagna.

Riccardo Bruzzani