MERCATI, FERMARE L’EMORRAGIA PER DARE UN FUTURO AL SETTORE – Innocenti (Anva Confesercenti): «Servono investimenti per la riqualificazione e coraggio di innovare»

Ricambio generazionale, progressivo recupero di appeal, necessità di investimenti. Sono queste le priorità che l’Anva, il sindacato legato a Confesercenti che si occupa di mercati e commercio su aree pubbliche, segnala con l’obiettivo di una completa riqualificazione del comparto. Specificando che quanto andranno di seguito a spiegare «è il frutto del continuo e costante rapporto con i soci e di specifici studi effettuati nel settore».

La prima questione segnalata dall’associazione è – come detto – quella del ricambio generazionale, quale fenomeno generale che, pertanto, coinvolge anche la nostra provincia. Le nuove aperture nel settore del commercio su aree pubbliche sono in caduta libera. A livello nazionale quest’anno il comparto dovrebbe registrare, secondo le proiezioni e i calcoli fatti dall’Anva, solo 3.626 nuove imprese, con un crollo di 9.377 attività rispetto alla situazione esistente 10 anni fa, nel 2013. Un risultato che peraltro rappresenta il culmine di una perdurante tendenza discendente, dato che nel 2022 le nuove imprese sono state solo 4.008 e nel 2021 6.009. Numeri lontanissimi dai livelli raggiunti nel 2013 (13.003) e, più in generale, nei primi anni del decennio passato. Se il trend degli ultimi due anni si mantenesse inalterato, già nel 2025 il rischio è di non avere nuove iscrizioni.

Nella sola provincia di Pistoia, inoltre, secondo i dati dell’ufficio statistica della Camera di commercio di Pistoia e Prato, comparando i dati delle ditte attive al 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2023, il commercio ambulante passa da 936 a 914 unità (– 22).

La seconda questione a cui si assiste è la generale perdita di appeal dei mercati, che comunque continuano a essere apprezzati sia dai turisti italiani e stranieri, sia dai consumatori e dagli esercizi commerciali in sede fissa, laddove il mercato insiste nei centri storici e urbani.

«Di fronte a questo quadro negativo – commenta il presidente nazionale dell’Anva Maurizio Innocenti – è stato perduto colpevolmente tanto tempo a causa della discussione e delle posizioni “ideologiche” circa l’applicazione della normativa Bolkestein, generando così nel comparto una grave situazione d’incertezza e immobilismo. Su questa problematica l’associazione ha mantenuto una linea coerente, risultata alla fine vincente. Ma ora che la situazione normativa si è stabilizzata sono necessari investimenti per la riqualificazione dei mercati e la formazione degli operatori, insieme a una buona dose di coraggio per innovare con nuove forme organizzative e di assetto i mercati. L’obiettivo fondamentale è infatti quello di tornare ad attrarre i giovani a esercitare il mestiere di imprenditore su area pubblica, condizione essenziale per non perdere una importante peculiarità del nostro Paese.

«La politica – conclude Innocenti – non si occupa come dovrebbe dei problemi della categoria. In molti casi si considerano gli ambulanti oggetti da spostare a piacimento. Questo non è accettabile, perché lede la dignità del lavoro e pregiudica il reddito per migliaia di famiglie. In evidente contraddizione si aumentano inoltre a dismisura i costi di gestione delle attività, in particolare quelli per l’uso del suolo pubblico divenuti insostenibili per tanti operatori. Queste sofferenze sono evidenti anche nella nostra provincia e ben poco  stanno a cuore alle istituzioni e alla politica. Noi però non rinunceremo a difendere il commercio su area pubblica e a batterci con concrete proposte per assicurare un futuro al settore».