Saldi: Federazione Italiana Settore Moda. “Cresce l’attesa tra i consumatori, ma le pre-promozioni iniziate prima della data di partenza vera dei saldi confondono. Servono regole”

La stagione dei saldi si avvicina: il 5 gennaio prenderanno il via in Toscana le vendite di fine stagione invernali, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. Quest’anno reso ancor più importante, in quanto il clima mite ha posticipato l’acquisto di capi invernali. L’evento però rischia di essere ‘diluito’ dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate dopo Natale: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti – celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth – che inizia proprio il 26 dicembre.

Così Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti.

Una valanga promozionale che rischia di disorientare i consumatori e travolgere l’evento dei saldi invernali, danneggiando gli imprenditori che correttamente aspettano il giorno previsto per dare il via alle vendite di fine stagione. A tutto vantaggio soprattutto dei grandi marchi e delle piattaforme web – ma anche di qualche negozio del retail fisico strutturato – che hanno già iniziato a bombardare d’offerte i consumatori.

“Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano anche i Boxing Days, l’ennesima trovata per intercettare in anticipo i consumatori in attesa dei saldi invernali. Una strategia che ha fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l’appuntamento dei saldi. A svantaggio soprattutto della rete dei negozi di abbigliamento fisici, per i quali i saldi valevano fino a qualche anno fa una buona fetta del fatturato annuale”, così Stefano Giachetti Vice Direttore di Confesercenti .

“Purtroppo, quella delle vendite con sconto e anche sottocosto è diventata pratica commerciale diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione. Che sono un evento commerciale del tutto diverso: i saldi, infatti, si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento, calzature  e accessori moda. Dobbiamo fermare la confusione: bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione”.

Vogliamo inoltre ricordare che acquistare nel negozio dietro l’angolo è garanzia di una miglior esperienza d’acquisto e un gesto concreto di solidarietà per la propria comunità. Scegliere “I negozi dietro l’angolo” significa sostenere il territorio, la qualità del nostro vivere quotidiano e la sicurezza delle nostre città.