QUALE STRATEGIA PER IL FUTURO DELLA CITTA’? LO CHIEDE CONFESERCENTI IN UNA LETTERA APERTA AI CANDIDATI

Montecatini Terme

Nell’intervento si parla di nuove offerte di turismo, di Terme, di problemi urgenti e di progetti a lungo termine

Montecatini Terme, 8 maggio 2024 – Confesercenti pone ai candidati a sindaco la seguente domanda: quale strategia avete per il futuro della città? A questo riguardo l’associazione esprime alcune evidenze sulle quali chiede ai candidati la loro opinione.

  1. Emergono con chiarezza nuove tendenze di mercato e della domanda del turista che esigono nuovi prodotti, mentre Montecatini è ancora vista come località termale, senza disporre di un’adeguata offerta. Questa analisi, conosciuta da tempo, è ribadita e motivata recentemente dal manager ed esperto di turismo Josep Ejarque. Montecatini da città dormitorio deve diventare una destinazione di nuove offerte di turismo: sportivo, slow, well-being e wellness. Per questo occorre un progetto strategico di fattibilità, con investimenti, strutture e servizi. Inoltre è indispensabile costituire lo strumento del Dmo, dove tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, devono collaborare. Si tratta di un soggetto insostituibile per sviluppare nuove strategie, necessario per azioni di mediazione, marketing e comunicazione della destinazione.
  2. Tali progettualità sono urgenti, ma non si realizzeranno dall’oggi al domani. Pertanto vanno affrontati e risolti problemi di assoluta emergenza quali la sicurezza; l’immagine della città con un arredo adeguato; la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale a iniziare dalla pineta; un programma di eventi in grado di trattenere i turisti e far crescere il Pil del territorio, consentendo alle imprese alberghiere, commerciali e dei servizi di vivere e crescere; oltre al recupero del valore del patrimonio immobiliare della città. Si tratta di azioni possibili da realizzare in tempi brevi per dimostrare che Montecatini sta cambiando.
  3. Le Terme non rappresentano più il core business” delleconomia della città, viene da più parti affermato. Si scopre lacqua calda. Lo sappiamo da decenni e cioè da quando il Ssn ha escluso specifiche prestazioni termali. A ciò si è aggiunta l’assenza d’investimenti, dopo il passaggio di proprietà dallo Stato alle istituzioni del territorio. Il termalismo allora si abbandona? Sarebbe un grave errore. Le Terme costituiscono la peculiarità di Montecatini che non può essere data per perduta. Si tratta di un bene storico, architettonico e di una risorsa naturale unica (l’acqua termale) riconosciuti dall’Unesco, che va salvaguardato, sviluppato e messo a reddito con investimenti pubblici e privati. Il percorso non sarà breve, ma deve iniziare da subito, con uno specifico piano strategico e con iniziative concrete. Il Comune, la Regione, lo Stato devono essere i protagonisti della rinascita economica di Montecatini e le categorie economiche, le forze sociali e culturali con le loro associazioni e tutta la città devono sentirsi coinvolte e direttamente impegnate.
  4. Confesercenti ritiene fondamentale cambiare passo nel rapporto tra Comune e categorie economiche. Commercio e turismo sono inoltre sinergici: i negozi hanno bisogno del turismo e il turista vuole una città viva con servizi e con unofferta commerciale adeguata. I tempi attuali richiedono un cambiamento e una collaborazione di tipo nuovo tra imprese. Non è più tempo di divisioni sulle strategie tra associazioni e neppure tra albergatori e commercianti, poiché per crescere è importante attuare – a livello operativo – il sistema città.

Il direttore provinciale di Confesercenti

Riccardo Bruzzani