Turismo – Dati e proposte per Pistoia, Montecatini Terme e Montagna Pistoiese

Un buon andamento a Montecatini (ma ora si lavori alla costruzione di un nuovo “prodotto”); trasformare Pistoia in una vera città turistica; e decisioni strategiche per la montagna. E’ quanto chiede il presidente regionale di Assohotel Confesercenti Fabio Cenni.

Pistoia: Il trend del turismo pistoiese è molto positivo: il 2023 si sta attestando come una delle migliori annate, molto più alto anche del 2019: tutte le strutture sono infatti praticamente già piene fino a ottobre/novembre. Pistoia quindi ha delle buone carte da giocare per diventare a tutti gli effetti una città turistica. «La sfida, oggi – spiega Fabio Cenni – è cambiare la motivazione per cui il turista sceglie Pistoia: non solo perché città fulcro per visitare altre destinazioni toscane, ma anche perché essa stessa vera e propria località turistica che offre molte attività ed esperienze, dalla visita culturale e artistica all’outdoor nella natura (molto graditi trekking e cicloturismo), fino agli eventi, mantenendo sempre quella genuinità che da sempre la caratterizza. I turisti che oggi scelgono Pistoia per le loro vacanze “toscane”, rimangono meravigliati dal nostro territorio quando lo visitano per la prima volta. Spesso la scelta è caduta su Pistoia soltanto perché vicina alle città che tradizionalmente hanno attrattori turistici come Lucca, Pisa, Firenze, Siena e la Val d’Orcia, ma poi scoprono il suo centro storico e se hanno un po’ di tempo anche la montagna».

Montecatini Terme / Valdinievole: «Con grande soddisfazione – dice Cenni – possiamo affermare il positivo andamento del turismo di Montecatini Terme, grazie al vero patrimonio rimasto e cioè quello alberghiero, considerata la sostanziale assenza del prodotto termale». Nel primo semestre 2023 le presenze sono infatti andate molto bene, non solo rispetto al 2022, ma anche al 2019 (anno pre-pandemia), e questo grazie anche all’ottimo andamento che ha avuto la città di Firenze, con tassi di occupazione e prezzi di vendita molto alti.

La previsione è buona anche per il secondo trimestre 2023, almeno fino a  ottobre/novembre.

«Dopo la vicenda che ha visto passare il concordato per la società Terme – prosegue Cenni – è ora assolutamente necessaria e urgente un’attenta progettualità per ricostruire l’economia termale e mettere a reddito il patrimonio immobiliare che sarà acquistato dalla Regione Toscana. Così come è decisivo operare in vista di una nuova immagine della città. Queste sono le condizioni anche per attrarre l’interesse di investitori privati».

«Montecatini Terme – dice ancora il presidente di Assohotel – non può accontentarsi di turisti che soggiornano solo per visitare il resto della Toscana o che la scelgono perché le camere costano meno che a Firenze. La città deve avere l’ambizione di costruire un prodotto che consenta una più lunga permanenza, quale presupposto per rendere più remunerativo il soggiorno negli alberghi e per una ricaduta dell’indotto sulle attività commerciali e della ristorazione».

Montagna Pistoiese: Nella nostra montagna il turismo va bene alla Doganaccia e in alcune altre strutture. Questo risultato è dovuto alle capacità e alle iniziative imprenditoriali private. Ad Abetone e Cutigliano la situazione non è però migliorata rispetto agli anni passati. «Senza seminare – commenta Cenni – non si può raccogliere. Si parla molto di nuovo sviluppo della montagna in alternativa a investimenti certi che suscitano contrarietà locali. Ma esiste un progetto concreto e fattibile che abbia l’obiettivo di uno sviluppo economico, sociale e democratico, oppure si aspetta Godot che non arriva mai? Non si può dire che il Trentino non sia attento all’ambiente, ma gli investimenti per le infrastrutture si sono fatti e si continuano a fare, necessari quando c’è la neve e quando questa è invece assente». Confesercenti continua pertanto a ritenere fondamentale l’assunzione di decisioni strategiche per il futuro dei territori della montagna.