Consumi: Spendiamo di più e acquistiamo meno. Necessarie forme di sostegno e promozione per le aperture serali estive

Dalla pandemia al lockdown, dalla guerra in Ucraina alla corsa dell’inflazione. Gli ultimi quattro anni hanno stravolto i bilanci dei cittadini, ormai quasi per metà assorbiti dalle spese “obbligate”: nel 2023 le famiglie spenderanno per abitazione, elettricità e altre utenze in media più di 1.300 euro al mese, oltre 400 euro mensili in più rispetto al 2019 (+45,5%). A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un’analisi condotta su spesa, redditi e risparmio delle famiglie.

Complessivamente quest’anno le famiglie spenderanno in media 2.846 euro al mese, 286 euro in più rispetto all’ultimo anno prima della pandemia (2.560 euro). Una crescita, però, non dovuta all’aumento dei consumi, ma interamente all’inflazione energetica: riportando la spesa mensile familiare in valori reali – cioè al netto dell’inflazione – questa resta infatti a 2.443 euro al mese, 50 in meno rispetto al 2019. In realtà, dunque, si spende di più acquistando di meno.

La stangata degli energetici, inevitabilmente, ha tagliato lo spazio per gli altri consumi. Nel 2023 le famiglie spenderanno in media circa 210 euro in meno all’anno per l’abbigliamento, 384 euro in meno per i trasporti, -374 l’anno per spettacoli e cultura, e 321 euro l’anno in meno per servizi ricettivi e ristorazione. Le uniche voci di spesa a non restringersi sono quella per i prodotti alimentari e le bevande (+339 euro l’anno) e marginalmente quella relativa a mobili e altri servizi per la casa (+39 euro annui).

 

Come vediamo dai consumi e dal numero di attività che hanno chiuso i battenti nel nostro territorio provinciale, oggi il commercio attraversa uno dei periodi più difficili di sempre. Tra meno di un mese (6 luglio) inizieranno i saldi estivi, una data importante per migliaia di consumatori e centinaia di negozi. E’ importante che i comuni della nostra provincia programmino forme di sostegno, come ad esempio alle aperture serali, con intrattenimenti, eventi culturali, animazione e una adeguata promozione. Alcuni lo stanno già facendo, con l’obiettivo di vivacizzare le città e i centri urbani minori della nostra provincia, rispondendo così alle esigenze dei turisti e dei consumatori.

Noi sicuramente, come associazione, sensibilizzeremo le attività commerciali, ristoranti e bar, al fine di offrire non solo un’offerta commerciale “prolungata” nell’orario, ma al contempo di far vivere i centri urbani.