Decreto Aiuti Ter – credito d’imposta per ottobre e novembre 2022 ed altro

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale  il decreto legge n.144 del 2022, denominato “Aiuti ter” che,  ripropone per le imprese energivore e gasivore il credito d’imposta per ottobre e novembre 2022. Il Decreto sarà convertito in legge dal nuovo Parlamento. Prorogato dal 18 ottobre fino al 31 ottobre il taglio delle accise sui carburanti e la riduzione dell’ IVA sul gas metano per autotrazione.

– Bonus  energivore, gasivore e non energivore e gasivore

Una delle misure contenute nel decreto riguarda l’estensione ai mesi di ottobre e novembre 2022, dei bonus energetici, già concessi nei mesi scorsi, seppur con diverse percentuali. In particolare:

  • alle imprese a forte consumo di energia elettrica (“energivore”) i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del terzo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019 è riconosciuto un bonus, sotto forma di credito d’imposta, del 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022;
  • il bonus è pari al 30% per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica (“non energivore”);
  • alle imprese a forte consumo di gas naturale (“gasivore”) è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022,  abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
  • lo stesso contributo del 40% spetta anche alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale (“non energivore”).

 

– Contributo per il settore agricolo e della pesca

Alle imprese che esercitano attività agricola e la pesca e alle imprese esercenti l’attività agromeccanica di cui al codice ATECO 1.61 è riconosciuto, per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati per l’esercizio delle predette attività, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare dell’anno 2022. Il medesimo contributo è stato previsto anche per i primi tre trimestri 2022.

 

– Accise e IVA sui carburanti

Per contrastare il “caro carburanti” è stato prorogato il taglio delle accise sui carburanti  dal 18 ottobre 2022 e fino al 31 ottobre 2022 e la riduzione dell’ IVA sul gas naturale per autotrazione. Pertanto dal 18 ottobre al 31 ottobre 2022:

  1. le aliquote di accisa sono rideterminate nelle seguenti misure:
    1. benzina: 478,40 euro per mille litri;
    2. oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
    3. gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
    4. gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo;
  2. l’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione viene fissata al 5%.

 

– Disposizioni in materia di sport

Per l’aumento del costo dell’energia, è incrementato di euro 50 milioni per il 2022, il fondo per erogazione di contributi a fondo perduto per:

  • le associazioni sportive dilettantistiche,
  • le società sportive dilettantistiche,
  • gli enti di promozione sportiva,
  • le federazioni sportive, anche nel settore paraolimpico, che gestiscono impianti sportivi e piscine.

 

– Misure per il Terzo Settore

– Istituzione di un apposito fondo per erogare contributi agli Enti che hanno subito incrementi nei costi energetici;

  riconosciuto un contributo straordinario pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel 2022, e a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un uguale contributo straordinario pari al 25%, per quello consumato nel 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

 

– Altre misure di aiuto contenute nel Decreto Aiuti ter:

  • per contenere il costo dei finanziamenti bancari concessi alle imprese per esigenze di capitale d’esercizio per il pagamento delle fatture, per consumi energetici, emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, le garanzie prestate da SACE S.p.A. sono concesse, a titolo gratuito, nel rispetto delle previsioni in materia di regime “de minimis”;
  • agli istituti di patronato è concesso un contributo una tantum, pari a 250 euro per ciascuna sede centrale, regionale e provinciale, a parziale compensazione dei costi sostenuti per il pagamento delle utenze di energia elettrica e gas;
  • slitta dal 30 settembre al 31 ottobre 2022 il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle entrate l’istanza per il riversamento del credito d’imposta sulla ricerca e sviluppo indebitamente fruito.

 

– Bonus abbonamento trasporto pubblico

L’art. 35 del “Decreto Aiuti” (DL n.50/2022), per mitigare l’impatto del rincaro dei prezzi dei prodotti energetici sulle famiglie, ha previsto, per il 2022, l’istituzione di un fondo finalizzato a riconoscere un buono per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

L’agevolazione è riconosciuta (fino ad esaurimento dei fondi) fino al 31.12.2022, per un ammontare pari al 100% della spesa sostenuta, nel limite massimo di € 60, a favore delle persone fisiche con un reddito complessivo 2021 non superiore a € 35.000 (Informativa SEAC 20.7.2022 n. 236). Ora con l’art. 12 del Decreto in esame il predetto fondo è incrementato di € 10 milioni.

 

– Bonus carburante imprese trasporto merci/persone

Per mitigare l’impatto del rincaro dei prezzi dei carburanti, con l’art. 14 del Decreto in esame è autorizzata la spesa di € 100 milioni da utilizzare a favore del:

  • settore dell’autotrasporto di merci di cui all’art. 24-ter, comma 2, lett. a), D.Lgs. n. 504/95;
  • settore dei servizi di trasporto di persone su strada resi ai sensi del D.Lgs. n. 285/2005, di autorizzazioni del Ministro delle Infrastrutture o autorizzazioni di Regioni / Enti locali ex D.Lgs. n. 422/97;
  • settore dei servizi di trasporto di persone su strada resi ai sensi della Legge n. 218/2003 (noleggio di autobus con conducente).

Le modalità attuative per la richiesta/erogazione delle risorse disponibili sono demandate ad un apposito Decreto.

Indennità una tantum di 150 euro per lavoratori e pensionati.

Un’altra importante novità riguarda la previsione di una indennità una tantum di 150 euro concessa ai lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. In particolare:

  • ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro è riconosciuta, automaticamente, per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro;
  • ai soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, e di reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro, l’IINPS corrisponde d’ufficio nel mese di novembre 2022 un’indennità una tantum pari a 150 euro.

 

La somma una tantum di 150 euro spetta anche ai lavoratori autonomi a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.