INFRASTRUTTURE ANCORA TROPPO DEBOLI, NON PERDERE L’OCCASIONE STORICA PER RIENTRARE IN GIOCO

INFRASTRUTTURE ANCORA TROPPO DEBOLI, NON PERDERE L’OCCASIONE STORICA PER RIENTRARE IN GIOCO

Se ne è parlato in un incontro con Unioncamere. Bruzzani: «Priorità a raddoppio ferrovia, terza corsia A11, strade in montagna e collegamento Valdinievole-Pistoia».

Unioncamere Toscana ha organizzato oggi (martedì) un “tavolo di confronto per lo sviluppo” dei territori Pistoia-Prato sul tema “Infrastrutture”, al quale ha partecipato anche Confesercenti Pistoia. Di seguito un intervento del direttore provinciale dell’associazione, Riccardo Bruzzani.

«L’iniziativa è da appezzare perché ascoltare i territori è fondamentale, soprattutto da parte dei governi per costruire il futuro. Dall’analisi presentata emergono dati aggiornati sullo stato delle infrastrutture in Toscana. La provincia di Pistoia è un territorio di mezzo tra Firenze e Pisa, ma non è collegato in modo adeguato. La nostra montagna è come Grosseto (che è a sua volta come il meridione per l’Italia) a differenza di quel che accade in Emilia Romagna. La Valdinievole è invece separata dal capoluogo con una viabilità ordinaria risalente ai tempi del Granduca, tanto è vero che un incidente sulla Firenze/Mare comporta un tempo superiore all’ora per fare 15 km nella viabilità ordinaria. Questa la realtà, confermata dalle posizioni medio/basse della classifica nazionale sulle infrastrutture locali.

La ripartenza, dopo il superamento della fase acuta della pandemia, subisce un nuovo arresto dalla guerra e l’insostenibile aumento dell’energia. Ma il Pnrr e le riforme strutturali (alta velocità, aeroporti, hub intermodale gomma-ferro-porto) è necessario che vadano avanti per un più moderno ed efficace collegamento con l’Europa, fattore indispensabile per il futuro dell’economia toscana.

E i nostri territori come superano le debolezze strutturali? L’occasione di entrare in gioco è storica e forse non ripetibile. E’ davvero una colpa grave restare immobili. Le nostre priorità sono il raddoppio della ferrovia Pistoia/Lucca senza l’interruzione Montecatini/Pescia e la terza corsia della A11 per collegarsi con Pisa e Firenze. E poi l’ammodernamento e la manutenzione della viabilità ordinaria della montagna pistoiese e del collegamento Valdinievole/Pistoia, la banda larga e ultralarga, le innovazioni e la digitalizzazione.

Da questo dipendono le possibilità di crescita delle risorse che disponiamo: le eccellenze vivaismo e trasporto sostenibile con Hitachi, Pistoia città d’arte (seppure in una situazione di stasi), Montecatini con Terme, Unesco e turismo che sono in forte crisi. Da questo dipende anche la vita del commercio e di tutto il terziario, delle possibilità di occupazione dei giovani e del benessere dei cittadini».