In questi anni di pandemia le strutture ricettive, con grande fatica, hanno continuato a lavorare e hanno riaperto appena hanno visto un minimo spiraglio di luce per garantire continuità, far vivere la città e, insieme al commercio, sono state le uniche attività che hanno portato lavoro ai cittadini della Valdinievole.
L’interruzione delle attività e l’eventuale stop all’erogazione dei servizi al Tettuccio per noi sarebbe inammissibile ed è per questo che richiamiamo alla responsabilità la proprietà. Non possiamo permetterci che gli unici due stabilimenti rimasti aperti in città chiudano.
Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo, il Tettuccio deve essere acquisito dalla proprietà, che si deve far carico di riportarlo ai suoi splendori. Noi continueremo a fare la nostra parte e il nostro lavoro da imprenditori, ma anche Comune e Regione devono fare altrettanto con responsabilità. I tempi delle attese sono finiti.
Lavorare al salvataggio innanzitutto, ma contemporaneamente, senza aspettare, programmare strategicamente il rilancio: altrimenti si tratterebbe solo di rinviare la palla avanti come ormai vediamo fare da troppi anni dai vari interlocutori politici che si sono alternati nelle sedi fiorentine e cittadine.