Il punto sulla situazione delle imprese in provincia di Pistoia

Facciamo il punto della situazione ad oggi nella realtà pistoiese. In alcuni settori del commercio, della ristorazione e anche del turismo l’estate è andata bene per le imprese. Il mese di settembre segna una frenata. I presupposti per i prossimi mesi possono essere positivi. Bisogna ragionare su alcuni aspetti che possono influenzare il risultato.

  1. Il Green Pass per i mesi autunnali e invernali sarà importante per le attività. Le cose cambiano rispetto all’estate. Pensiamo alla possibilità ridotta di usare gli spazi esterni. Se non si raggiunge il livello massimo delle vaccinazioni ci saranno conseguenze negative. Pistoia è la Provincia toscana ultima in graduatoria per la percentuale di vaccinazioni e la Valdinievole si distingue per numeri ancora più negativi. Gli ultimi dati segnano una affluenza incoraggiante.
  2. Lavoro. Le imprese hanno bisogno di assumere e non trovano la domanda di lavoro adeguata. Un aspetto decisivo è agevolare e rendere premiante il lavoro rispetto agli interventi, pur  necessari, di sostegno come il reddito di cittadinanza. E’ palese la contraddizione di un lavoratore part/time che, considerando le spese, percepisce una retribuzione analoga al beneficiario del reddito di cittadinanza. Inoltre, ci vengono segnalati casi dove l’offerta di lavoro viene rifiutata perché farebbe perdere il sostegno. Diciamo anche altre verità. Questa situazione favorisce il lavoro al nero. Senza considerare che ci sono altre forme di sostegno che non incentivano certamente il lavoro. E’ urgente e irrinunciabile una riforma del fisco che alleggerisca il prelievo delle imposte sulle buste paga e faccia crescere il livello delle retribuzioni, senza gravare sulle imprese. Ci sono imprese, tra l’altro, per le quali l’evasione e l’elusione fiscale è impossibile e che si trovano, dopo i provvedimenti di sospensione, a far fronte a pagamenti elevati e spesso non esaudibili. E’ altrettanto necessario attuare davvero le politiche attive del lavoro rivolte ai percettori del reddito di cittadinanza. Ad oggi qui non funziona niente.
  3. La formazione delle competenze è fortemente penalizzata. Lo vediamo ormai da tempo addirittura a proposito dei corsi finanziati che hanno lo scopo formativo e l’inserimento lavorativo, dove grandi sono le difficoltà per la iscrizione degli allievi. In alcuni casi si perdono i finanziamenti. E’ incredibile. Sono problemi di oggi, ma che se non risolti impediscono la costruzione del futuro. Dove si vuole andare se adulti e giovani non sono stimolati, formati e disponibili a rispondere alle offerte di lavoro.  

Un considerazione finale. Draghi ha detto che il debito pubblico (quasi il 10%) del PIL si ripaga con la crescita. La riforma fiscale, le stesse forme di sostegno ai giovani, ai disoccupati, contro la povertà saranno possibili ed efficaci se diminuisce il debito Questo può avvenire attraverso il lavoro. La crescita vera non sarà quella di rimbalzo che leggiamo oggi, ma quella a regime con le riaperture definitive e con le riforme.

                                                                                               Riccardo Bruzzani