D.L. SOSTEGNI – Per salvare le imprese si prenda come riferimento il volume di affari 2020 rapportato al 2019

La bozza del D.L. SOSTEGNI, da qualche giorno in circolazione, se fosse confermata sarebbe una partenza sbagliata del Governo Draghi. Vogliamo credere che non sarà così. Il meccanismo contenuto nella bozza si riferisce alle differenza di fatturato tra gennaio/febbraio 2021 rispetto agli stessi mesi del 2019. E’ incredibile che il legislatore non si renda conto che l’Italia è colorata in relazione alla gravità dei contagi. I colori perciò non sono contemporaneamente uguali  per tutte le Regioni, Province, Comuni. Pistoia è stata gialla dall’11 gennaio al 13 febbraio 2021, arancione dal 14 al 26 febbraio, rossa dal 27 febbraio con la previsione del 12 marzo, scadenza che sarà purtroppo oltrepassata per tornare in zona gialla, arancione nei mesi di novembre e dicembre per molte settimane, rossa per la maggioranza delle festività di Natale. Nei mesi di gennaio e febbraio, sia pure con le conosciute rilevanti limitazioni, le imprese hanno potuto lavorare, mentre in quelli di novembre e dicembre erano autorizzate soltanto per l’asporto. Imprese collocate addirittura in territori vicini, invece, hanno affrontato realtà esattamente invertite per il colore diverso.

Prevedere, dunque, misure di sostegno con riferimento a gennaio/febbraio penalizza in modo inaccettabile chi è stato parzialmente aperto; mentre nei mesi precedenti è stato sostanzialmente chiuso. Si tratta di un criterio fuori ogni logica e iniquo. Gli imprenditori non chiedono elemosine assistenziali. Hanno però titolo a chiedere un riconoscimento economico quando le disposizioni di legge per combattere la pandemia le ha costrette a chiudere totalmente l’attività come è successo a specifiche tipologie d’imprese o, comunque, ad esercitare con pesanti restrizioni (zone rosse o arancioni).

Chiediamo al Governo di prendere quale riferimento per i sostegni il volume di affari 2020 rapportato al 2019 se davvero si vuole salvare le imprese.