Siamo consapevoli che una terza ondata causata dalle varianti del virus sarebbe devastante. La salute prima di tutto. Le imprese della ristorazione, del commercio e la filiera del turismo sono quelle più duramente colpite e in grande sofferenza. E’ saltato anche il lavoro delle prenotazioni di S. Valentino.
Non è ancora il tempo della ripartenza come avevamo sperato. Ci rivolgiamo alle Istituzioni nazionali, regionali e locali affinché tengano conto del danno subito e provvedano ad erogare tempestivi e adeguati indennizzi.
Basta con le promesse di ristori che tardano ad arrivare.
L’uscita dalla tragedia è possibile con la vaccinazione a tappeto. Bisogna cambiare passo. La produzione dei vaccini e l’organizzazione della campagna esige un impegno straordinario in grado di dare concrete risposte in tempi brevi.
Il Governo e l’Europa hanno l’obbligo di trovare soluzioni che diano la disponibilità di vaccini per essere in grado somministrarli a milioni di Italiani in pochi mesi.
Le giustificazioni che bisogna aspettare non sono accettabili. Si rischia di trascinare l’emergenza per periodi non sopportabili sul piano economico, sanitario, sociale e psicologico.
PROMEMORIA REGOLE ZONA ARANCIONE, DA DOMENICA 14 FEBBRAIO COME DA ORDINANZA IN SERATA MINISTERO SALUTE:
– Attività commerciali:
- Nelle zone Arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
- Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). - La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
- È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
- aperti negozi fino alle 22
- chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai
- aperti parrucchieri e centri estetici
- chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine
- aperti i centri sportivi
- scuola in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori periodi d didattica alternata per minimo il 50& e fino al 75% degli studenti
- università aperte o chiuse su decisione autonoma del singolo ateneo, a seconda dell’andamento dell’epidemia
- riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato
- sospese attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.
– Spostamenti:
- Dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area arancione, è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro.
- Resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22.00 alle 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
- A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.