Le novità fiscali introdotte dal DECRETO RILANCIO

ESTRATTO NOVITA’ FISCALI INTRODOTTE DAL DECRETO ANCORA IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE

Al  momento dell’invio il presente decreto non è stato ancora pubblicato in G.U. e quindi qualora sorgessero in fase di  pubblicazione alcune variazioni, quest’ultime saranno prontamente comunicate.

MANCANTE DEI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI CHE DEFINIRANNO LE REGOLE PER ACCESSO AI BONUS

Nota per i soci contabili: per la gestione dei provvedimenti a sostegno elencati sarete contattati direttamente dai nostri uffici.

Si riporta qui di seguito un elenco di misure tra cui la conferma, per il mese di aprile, dei 600 € a chi ne aveva già beneficiato a marzo.

Misure a sostegno all’impresa ed all’economia

  1. Contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro. Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
  2. Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
  3. Sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario.
  4. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.
  5. Il contributo a fondo perduto è calcolato in percentuale rispetto alla differenza riscontrata, come segue:
    • 20% : (p.i) ≤ 400.000 euro ;
    • 15 % : 400.000 euro < p.i. ≤ 1.000.000 euro;
    • 10 %: 1.000.000 euro < p.i. ≤ 5.000.000 euro.
  6. Esenzione dal versamento irap a saldo 2019 e I acconto 2020 per le imprese soggette al versamento
  7. Per i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto agli stessi mesi del periodo di imposta precedente, spetta un credito di imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o esercizio della professione di lavoro autonomo.
  8. Nel caso di affitto di azienda il credito di imposta si riduce al 30%.
  9. Abolizione del versamento della prima rata IMU in scadenza 16.06.2020 per i possessori di immobili classificati nella categoria catastale D/2 vale a dire ALBERGHI E PENSIONI a condizione che i possessori degli stessi siano anche gestori delle attività ivi svolte.
  10. Riduzione della spesa sostenuta per utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse da usi domestici, per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020

Tutele ai lavoratori e conciliazione lavoro/famiglia

  1. Ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.
  2. Agli iscritti alla gestione separata Inps indennità di 1000 euro per il mese di maggio. Se hanno avuto perdite corrispondenti almeno al 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019.
  3. Viene introdotta per maggio 2020 una indennità di 1000 euro in favore dei lavoratori iscritti alle seguenti gestioni INPS:

Artigiani

Commercianti

Coltivatori diretti, coloni e mezzadri.

I beneficiari non devono essere titolari di pensione diretta (ma vedremo, più avanti, con quale eccezione) né essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria (esclusa la Gestione Separata INPS).

Questa  indennità di 1000 euro legata a requisiti reddituali a favore delle medesime categorie di lavoratori, che in osservanza dei provvedimenti contrasto alla pandemia, sono stati costretti a cessare l’attività o abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del fatturato o dei corrispettivi del secondo bimestre 2020, rispetto a quelli del secondo bimestre 2019.

A tal fine il soggetto dovrà autocertificare il dato in sede di domanda all’INPS.

  1. E’ riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio, pari a 600 euro/mese, ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, sempre che non siano titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente e non siano titolari di pensione.
  2. Innalzamento a 30 giorni dei congedi per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli di età non superiore ai 12 anni (per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione) e l’estensione del relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020. Tali periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
  3. Fino alla cessazione dell’emergenza è sollecitato l’uso dello smart working per:
    • lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni.
    • datori di lavoro pubblici, fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

Incentivi e semplificazioni fiscali nel Decreto Rilancio

  1. Detrazione nella misura del 110% delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per:
    • Ecobonus
    • Riduzione del rischio sismico (Sismabonus).
    • Interventi connessi ai precedenti relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
  2. Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro: è previsto un credito di imposta dell’60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico, nei limiti di 80.000 euro per beneficiario.
  3. Credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro.
  4. Compensazioni fiscali: a decorrere dall’anno 2020, il limite per la compensazione orizzontale è elevato da 700 mila a 1 milione di euro.
  5. Riduzione iva dei beni necessari al contenimento e gestione dell’epidemia: dal 22% al 5% su beni e dispositivi medici e di protezione individuale come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per la sicurezza dei lavoratori. Fino al 31 dicembre 2020, la vendita degli stessi beni è totalmente esentata dall’Iva.
  6. Rinvio procedura automatizzata di liquidazione dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche: rinviata al 1° gennaio 2021 l’applicazione della procedura di integrazione da parte dell’agenzia delle entrate dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche inviate tramite il sistema di interscambio che non recano l’annotazione di assolvimento dell’imposta.
  7. Rinvio dell’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax al 1° gennaio 2021
  8. Rinvio della entrata in vigore del regime sanzionatorio per la mancata istallazione del registratore telematico al 01 gennaio 2021 e rinvio entrata in vigore Lotteria Scontrini al 01.01.2021.

Il Decreto Rilancio prevede l’istituzione di fondi per imprese, privati ed enti territoriali

Le misure a favore delle imprese, dei privati e degli enti territoriali del Decreto Rilancio possono essere riassunte come segue:

  1. Autorizzazione a Cassa depositi e prestiti S.p.a. (CDP) alla costituzione di un patrimonio destinato, denominato “Patrimonio Rilancio”.
  2. Istituzione del “Fondo Patrimonio PMI”, la cui gestione sarà affidata a Spa – Invitalia, volto a sottoscrivere  strumenti finanziari partecipativi entro il 31 dicembre 2020.
  3. Costituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, del “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa”, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2020 e l’incremento delle dotazioni del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, del fondo a copertura delle garanzie concesse alle piccole e medie imprese, dell’Ismea.
  4. Fondo di garanzia per le piccole medie imprese.
  5. Previsione di misure di aiuto dirette da parte delle Regioni e provincie autonome, gli altri enti territoriali, le Camere di commercio.
  6. Fondo presso il Ministero dell’interno con una dotazione di 3,5 miliardi di euro, da ripartire tra comuni, province e città metropolitane.