Il Concordato Preventivo Biennale

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è stato introdotto tramite il Decreto Legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, nell’ambito della riforma fiscale, e regolato successivamente anche dal D.Lgs. n. 108/2024 del 5 agosto 2024. Il suo obiettivo è di permettere alle imprese e ai professionisti di concordare con l’Agenzia delle Entrate un imponibile fiscale per un periodo di due anni, e quindi incentivare la regolarizzazione delle posizioni fiscali in modo preventivo, riducendo la necessità di contenziosi futuri e garantendo maggiore stabilità nei rapporti con il Fisco.

Rappresenta una novità significativa soprattutto per i contribuenti minori, quali piccole e medie imprese e i professionisti che applicano gli ISA e i contribuenti aderenti al regime c.d. “forfetario”.

QUANDO SI PUO’ ATTIVARE

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è rivolto principalmente ai contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Il regime forfettario è incluso in via sperimentale per il 2024. Il CPB riguarda la determinazione dell’imponibile per IRPEF, IRES e IRAP, escludendo l’IVA. I contribuenti devono rientrare nei parametri stabiliti, come il non superamento di specifiche soglie di reddito nel 2023 e il rispetto delle regole legate al regime ISA o forfettario.

I REQUISITI DI AMMISSIONE

Per aderire al Concordato, i contribuenti devono aver applicato correttamente gli ISA nel periodo precedente e soddisfare i requisiti previsti. Tra i principali, la compilazione del modello ISA è fondamentale per l’accettazione della proposta. Non possono accedere al CPB coloro che hanno debiti fiscali o contributivi superiori a 5.000 euro, tranne in caso di rateazione o sospensione. Altre cause di esclusione sono la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali nei tre anni precedenti e condanne per reati fiscali, il percepire redditi esenti oltre il 40% del reddito totale.

 

DECADENZA E CESSAZIONE

Il Concordato cessa di produrre effetti se emergono discrepanze tra i dati dichiarati e quelli effettivamente accertati, con una soglia del 30% dei ricavi. Anche il mancato rispetto dei versamenti dovuti, omissioni nelle dichiarazioni fiscali e reati tributari possono portare alla cessazione dell’efficacia del CPB. In questi casi contribuente può evitare la decadenza attraverso il ravvedimento operoso, sanando eventuali irregolarità prima che queste siano state accertate dalle autorità.

Il concordato decade anche in caso di cambiamenti significativi nell’attività del contribuente, come la modifica della compagine sociale di una società o il superamento di determinate soglie di ricavi.

 

LE NOVITA’ DI AGOSTO 2024

Il Decreto Legislativo n. 108/2024 ha apportato modifiche rilevanti al Concordato Preventivo Biennale (CPB) per facilitare la partecipazione dei contribuenti. I termini di adesione sono ora fissati al 31 luglio dell’anno successivo al periodo d’imposta o entro il settimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio. Per il 2024, il termine è la scadenza della dichiarazione annuale dei redditi, fissata al 31 ottobre.

Una delle novità più rilevanti, diretta conseguenza del contributo di Confesercenti che ha sollevato l’attenzione su alcune problematiche e proposto delle soluzionI, riguarda l’introduzione di un’imposta sostitutiva per i contribuenti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Questa imposta, che si applica al reddito concordato superiore a quello del periodo precedente, prevede aliquote del 10%, 12% o 15% in base al punteggio ISA. Ad esempio, se il reddito concordato è maggiore di quello effettivo, il contribuente paga l’imposta solo su quest’ultimo, beneficiando così di una significativa riduzione fiscale rispetto alle aliquote IRPEF. In caso di reddito effettivo superiore a quello concordato, l’eccedenza non è soggetta a tassazione, rendendo il CPB un’opzione vantaggiosa.

I PUNTI IN SOSPESO

Dubbi interpretativi riguardano ai contribuenti che superano determinate soglie di ricavi ma che rientrano comunque nel regime ISA. Anche per i contribuenti forfettari, resta incerto come debba essere gestito il superamento di alcune soglie di ricavi, richiedendo ulteriori specifiche per garantire un’applicazione corretta del CPB.

CONCORDATO PREVENTIVO: APPROFONDIMENTI

Approfondimenti sull’argomento sono possibili rivolgendosi agli uffici GESTIONE AZIENDALE E CONTABILITA’ CONFESERECNTI PISTOIA