Le imprese e l’economia della nostra provincia dopo la pandemia

E’ opinione comune che niente sarà come prima. Le cose sono cambiate in profondità. Il 2019 e metà del 2020 sono mesi trascorsi a lottare per far restare in vita le imprese. Dopo la pandemia il tema è la progettualità per stare sul mercato favorendo la ripresa dei consumi, gli investimenti per il riposizionamento delle imprese, la crescita economica dei territori, la formazione per i lavoratori. Restituire fiducia nel futuro. Questo si ottiene con un piano economico a misura delle piccole imprese e un progetto strategico per la crescita economica. Draghi ha trasmesso all’Europa il Recovery Plan. Giani ha affermato che la Toscana avrà risorse. Bisogna riconoscere a Giani l’importanza di avere inserito tra le 10 missioni Montecatini nel progetto “Uffizi diffusi”. Un risultato venuto non a caso, ma grazie a scelte lungimiranti della Fondazione Caripit, ovviamente del Direttore del Museo e forse anche dei pochi che hanno da tempo avanzato e sostenuto l’idea. La Provincia ed i Comuni della nostra provincia però operano ognuno per proprio conto e non c’è alcun progetto territoriale e trasversale meritevole delle 6 finalità del Recovery Plan. La realtà è che non esiste una progettualità definita per il territorio. Restiamo inerti ad attendere la ricaduta degli investimenti del Recovery, oppure apriamo una nuova fase d’impegno proattivo? L’inerzia è la causa dell’emarginazione. Senza nuovo sviluppo le imprese non vivono, non nascono e l’occupazione non aumenta. Pistoia possiede punti di forza quali il vivaismo, la produzione della mobilità sostenibile, il turismo, la cultura che possono diventare i motori dello sviluppo ai quali agganciare manifatturiero e montagna. Tra l’altro si tratta di settori coerenti con le priorità indicate dal Recovery Fund che possono diventare polarità per una nuova crescita economica. Non è più il tempo di volare basso e guardare al proprio orticello senza visione. La nuova Camera di Commercio Pistoia/Prato ha un ruolo fondamentale per compiere il necessario salto di qualità. C’è urgentemente bisogno di una piattaforma unitaria di tutte le associazioni economiche, dei sindacati dei lavoratori, del terzo settore, condivisa da Provincia, Comuni, Fondazione Caripit da presentare alla Regione con l’obiettivo di arricchire il Piano Regionale di Sviluppo, di beneficiare di finanziamenti pubblici e attrarre investimenti privati. La piattaforma unitaria deve fare il punto sulle infrastrutture materiali ed immateriali, senza le quali non si va da nessuna parte. Raddoppio Pistoia/Viareggio affermando che l’attraversamento di Montecatini non è questione di esclusiva competenza della città termale. Occorre dire basta all’incapacità di non fare scelte ostacolando la mobilità verso Pisa e Livorno e la crescita dell’economia. La terza corsia della Firenze/Mare. La viabilità statale ad iniziare dalla Montagna. La banda larga ovunque. Si tratta di temi regionali e nazionali. Ma non può succedere che a Prato arriverà il tram, Firenze avrà giustamente consistenti flussi di denaro e Pistoia resta emarginata. Alcune altre priorità si riferiscono a scelte di investimenti pubblici e privati fondamentali per la crescita. Gli Uffizi a Montecatini devono essere visti come un contributo alla ripartenza della Città e come un rafforzamento di un Polo Museale d’interesse regionale e nazionale che coinvolga tutto il territorio della provincia. Una risorsa da promuovere per la ricadute sul turismo e che può incoraggiare la disponibilità d’investitori privati seri per l’uscita dalla crisi delle Terme. E’ intollerabile che Regione e Comune non sciolgano il nodo irrisolto del debito con le banche, sia assente una strategia della proprietà per il riposizionamento delle Terme sia nel SSN, sia per il benessere. I finanziamenti allocati nel Bilancio dello Stato per qualificare e unificare l’offerta dell’Appennino Tosco-Emiliano e politiche di salvaguardia del territorio della Montagna per la permanenza delle imprese e della popolazione. Un Piano Strategico provinciale per il turismo, elaborato e coordinato dai due ambiti. Le questioni di fondo dell’economia verde e sostenibile dal vivaismo, alla mobilità dell’Hitachi ed al rapporto con l’indotto e con la ricerca coinvolgendo Aziende, Università, Regione, Comuni.
Pistoia, 11 maggio 2021 Riccardo Bruzzani