La situazione delle imprese in autunno

In Confesercenti con gli imprenditori dirigenti abbiamo affrontato la situazione delle imprese della nostra realtà in questo inizio di autunno. A che punto siamo con la ripartenza? E presente la preoccupazione della risalita del virus in inverno. Siamo in fase di riposizionamento molto complicata per le imprese del commercio e del turismo. I consumi non crescono ed i costi aumentano ad iniziare da quelli energetici. Il turismo internazionale manca. La ristorazione ha visto una ripresa poi rallentata. Questo il quadro. Quali bisogni emergono? Il taglio delle tasse e del cuneo fiscale sono un passaggio importante, ma l’ammodernamento della P.A. è fondamentale. C’è bisogno di uno Stato amico e non burocratico per recuperare fiducia, dimostrando efficienza e dando tranquillità anche e soprattutto sul versante del fisco per evitare perenni contenziosi e  infinite incertezze. La modernizzazione ha tanti nemici. Proprio per questo è la più grande e difficile riforma da fare. Occorre incoraggiare gli investimenti necessari al riposizionamento delle imprese. La realtà si è fatta complessa ed i cambiamenti possono spaventare. La risposta non deve essere banale. Le Istituzioni e la politica ci devono ascoltare e considerare con attenzione le nostre proposte sul lavoro, sulla concorrenza sleale e la fine dell’esenzione fiscale ai grandi gruppi on-line, per la rigenerazione green delle città. Una nuova qualità delle città e dello sviluppo non possono prescindere dalla centralità dei negozi di vicinato, come giustamente hanno affermato sulla stampa gli operatori della Sala. Il commercio dei negozi, la ristorazione, il turismo, la cultura  hanno bisogno di formazione e di strumenti per una digitalizzazione a loro misura e perciò devono essere considerati nella transizione digitale. Siamo ancora distanti da questi temi. Il Governo Draghi ha sicuramente tanti meriti. Ma riterrà la piccola impresa ed il terziario meritevole di attenzione e di misure adeguate? La stessa Regione e gli enti locali si sentono impegnati a dare concrete risposte? Questi gli interrogativi posti. Dalla crisi si può uscire con la crescita. Nei nostri territori siamo indietro. E’ frequente che per percorrere 15/20 chilometri siano necessarie ore, causa le inadeguate infrastrutture. Questo tra la Valdinievole e Pistoia. La Montagna è più penalizzata. Un territorio con simili arretratezze non è attrattivo e c’è difficoltà a riposizionarsi dopo la pandemia. Le Terme di Montecatini sono diventate patrimonio dell’Unesco ed è stato organizzato nei prossimi giorni un importante convegno. Essere riconosciuti dell’Unesco significa essere obbligati moralmente e politicamente alla tutela delle risorse. Ancora tutto è da vedere cosa la politica riuscirà a fare. Le imprese nostre hanno la volontà di mettersi in gioco con coraggio e non chiedono assistenza, ma politiche serie e concrete.

Pistoia, 26 ottobre 2021

Il Direttore Riccardo Bruzzani                              Il Presidente Pier Luigi Lorenzini