TASSA DI SOGGIORNO, INACCETTABILI LE SANZIONI PER GLI ALBERGATORI DECISE DAL COMUNE

Il “tardivo pagamento” non si può imputare alla data della valuta né a ritardi di pochi giorni nei versamenti

In questi giorni il Comune di Montecatini sta notificando a molti alberghi una sanzione per il tardivo pagamento dell’imposta di soggiorno. Assohotel Confesercenti ritiene necessario specificare cosa si intende per “tardivo pagamento” e quali sono le problematiche a esso collegate.

Al di là di ingiustificati ritardi di “lungo termine”, ci preme segnalare due casi particolari: il pagamento da parte dell’albergatore è avvenuto regolarmente entro il 15 del mese in cui va effettuato il versamento dell’imposta, ma la valuta del bonifico del beneficiario (Comune di Montecatini) è stata conteggiata il giorno 16. Questo ha fatto scattare la notifica della sanzione. Ci teniamo a specificare che secondo l’articolo 7 del regolamento comunale il pagamento dell’imposta deve avvenire entro il quindicesimo giorno dalla fine del trimestre. Ma stiamo parlando di effettivi versamenti e non di date riferite alla valuta. Riteniamo pertanto assurdo comminare per questo una sanzione.

Nella seconda casistica (anche questa purtroppo riscontrata concretamente) il pagamento è avvenuto con soli uno o due giorni di ritardo rispetto alla data specificata nel regolamento. In questo caso riteniamo che si tratti di un eccesso di zelo da parte degli uffici comunali.

Abbiamo chiesto all’amministrazione di modificare in tempi brevissimi il regolamento, ma a oggi dobbiamo risolvere il problema per le strutture che – come abbiamo appena visto – hanno commesso solo l’errore di pagare con pochi giorni di ritardo o addirittura nei tempi previsti ma con una valuta in “ritardo” per il beneficiario.

Queste sanzioni non sono accettabili dalla nostra associazione e non vogliamo nuovamente perderci in argomenti di cui si è a lungo discusso, come la compilazione del modello 21 (che contiene il riepilogo di quanto versato l’anno precedente in tassa di soggiorno), in realtà un ulteriore lavoro a carico dell’albergatore e per il quale il Comune di Firenze ha invece esonerato le strutture ricettive, visto che è già in possesso di tutti i dati necessari. Ci chiediamo come mai, oltre a dover provvedere ad adempimenti più gravosi rispetto ad altri comuni, non ci sia almeno un minimo di tolleranza da parte degli uffici preposti.