In nostra provincia sono chiuse 5600 imprese di commercio e turismo

Bruzzani: “Quante ce la faranno a ripartire? Istituzioni e associazioni si confrontino”

Abbiamo bisogno di certezze e di visione per il futuro. In provincia di Pistoia nel commercio e nel turismo sono a oggi chiuse 5600 imprese. Sono inattive 1100 imprese del commercio ambulante; 720 negozi di moda e calzature; 600 alberghi, bed & breakfast, campeggi, agenzie di viaggio; 1220 del settore benessere (parrucchieri, barbieri, estetisti); 1130 ristoranti, bar, gelaterie con l’asporto a rimessa sui costi.

I consumi presentano un quadro drammatico. A fine anno saranno alcune migliaia di euro a famiglia in meno. L’occupazione subirà uno shock.

Le misure di sostegno di marzo sono state briciole per le imprese e di fatto non è arrivato niente. Ancora nulla anche per aprile e siamo alla prima decade di maggio.

Tutti chiacchierano: il confronto verte su quando si riaprirà tutto. Ma il tema tra breve non sarà più quello. Il vero problema sarà: con la riapertura per quanto tempo resterà il contingentamento dell’afflusso dei consumatori e con quale capacità di spesa? Quante imprese ce la faranno?

Gli imprenditori per loro natura non sono pessimisti. Nessuno vuole mollare, se non sopraffatto da difficoltà insuperabili. Confesercenti Pistoia, a nome delle imprese associate, chiede fatti, non promesse:

  1. Ripartenza con sostegno a fondo perduto, azzeramento dei tributi, dei contributi e della inutile burocrazia.
  2. Impedire la desertificazione delle attività di ristorazione e dei negozi di vicinato nei centri storici e urbani.

E’ arrivato il tempo di parlare su come si potranno riposizionare il commercio e il turismo della nostra provincia, nel quadro di una vera progettualità per la ricostruzione dell’economia reale. Ci domandiamo se qualcuno ritiene che sia possibile lasciare da sole le piccole imprese in un processo di questa portata. Occorrono progetti e adeguate risorse finanziarie. Confesercenti Pistoia avanza la richiesta a Comuni, Provincia e Regione d’iniziare a confrontarsi con le imprese e le loro associazioni.

Riccardo Bruzzani

Direttore Confesercenti Pistoia